
Ripreso da fonte it.reuters.com lunedì 8 aprile 2013 13:02
“Nel 2010 sono stati rinvenuti residui nel 55,1% dei 1.297 punti di campionamento delle acque superficiali e nel 28,2% dei 2.324 punti di quelle sotterranee, per un totale di 166 tipologie di pesticidi – a fronte dei 118 del biennio 2007-2008 – individuati nella rete di controllo ambientale delle acque italiane”, dice una nota dell’Ispra.
In alcuni casi, i ricercatori hanno registrato fino a 23 diversi pesticidi nello stesso campione d’acqua.
La contaminazione è piĂą diffusa nella pianura Padana, sia per l’utilizzo agricolo intensivo che per le conformazioni idrologiche dell’area, ma anche perchĂ© nel nord Italia si registra il maggior numero di prelievi, spiega l’Istituto.
“Inoltre, nel 34,4% dei punti delle acque superficiali e nel 12,3% dei punti di quelle sotterranee i livelli misurati risultano superiori ai limiti delle acque potabili”.
Nel 13,2% dei punti di campionamento delle acque superficiali e nel 7,9% delle acque sotterranee si superano anche i limiti di concentrazione della tossicitĂ per organismi acquatici, dice l’Ispra.
L’Italia è dal 2011 il primo paese europeo per esportazione di prodotti bio, per la cui coltivazione non vengono usati pesticidi, e il quarto come produttore (il quinto a livello mondiale).
Ultimo aggiornamento
8 Aprile 2013, 17:38